Dove siete rimasti nel viaggio del magico mondo di Poppy? A quando da lolita si affacciava su Youtube con inquietanti messaggi senza senso? Quando faceva dischi pop-ambient? Alla svolta tech-nu-metal di "I Disagree"? A quando spuntava random nei match di wrestling della federazione NXT? Alla cover delle Jack Off Jill, quasi dimenticato gruppo alt rock americano anni 90? O all'episodio di "What's In My Bag" in cui consiglia dischi di Sunn O))), Boris, Portishead e Craft? Ok, dimenticate di nuovo tutto e affacciatevi a "Flux" come ad un nuovo esordio di Moriah Rose Pereira la Willy Wonka del pop-rock.
"Flux" è un circo sonoro in cui la straripante energia contenuta tra i solchi vi rimbambirà con suonini, suononi, ritornelli e canzoni irresistibili che prendono varie direzioni. C'è la pacca metal (Flux) ma anche la ballad dream-pop (As Strange As It Seems), il ritornello anni 90 (So Mean) ma soprattutto si sente la passione di chi non ha pregiudizi in fatto di musica. Ai Boris è permesso e a Poppy no? Per me è permesso a tutti, soprattutto a loro due. Statene alla larga se siete persone seriose, tutti gli altri invece scopriranno un disco rock moderno convincente, ben suonato e arrangiato con molta fantasia (ovviamente non da lei).
[Dale P.]
Canzoni significative: Flux, On the Level.
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