Molti si chiedono il reale valore di un disco come "The Piper At The Gates Of Dawn". C'è chi lo considera inferiore a dischi come "The Wall" o "Wish You Were Here", per altri è il disco fondamentale della musica rock. C'è anche da dire della divisione fra i fan "barrettiani" e i fan di Roger Waters. Pochi, a dire il vero, i fan dell'era Gilmoure. Si dice che fossero due gruppi diversi quelli prima e dopo "Atom Heart Mother". C'è molto di vero, ma anche un po' di falso. E' giusto dire che "Piper At The Gates Of Dawn" è pura genialità barrettiana. Acido lisergico, visioni e pura follia. Viaggi interstellari e storie fiabesche. I solchi stentano a contenere una tale straripante quantità di idee. All'interno si sente tutto l'odore della fantascienza anni '60, e si sentono anche tanti altri aromi. Un vero, incredibile viaggio, verso un qualcosa che nessuno ci vuole spiegare, ma che pochi ti dicono di non fare. Un'esperienza entusiasmante e irripetibile che è giusto vivere. E' giusto dire che i veri Pink Floyd sono questo? Come si possono ignorare opere come "The Dark Side Of The Moon", "Wish You Were Here" o "The Wall"? Con che coraggio limitare la discografia di un gruppo all'esordio, a "A Saurceful Of Secrets" e ad una facciata di "Ummagumma"?? E' negare il valore di una band che ha traghettato la musica verso lidi mai scontati, forse un po' pomposi, ma quasi mai fini a se stessi. I Pink Floyd dell'esordio rimarranno grandissimi per l'alone misterioso che circonda la figura di Sid Barret, genio bruciato troppo presto anche se mai morto (e quando morirà sarà realmente diverso?). E' giusto conoscere anche questi Pink Floyd, diversi dagli altri più noti e miliardari, e da qui ripercorrere tutta la loro splendida storia.
[Dale P.]
Canzoni significative: Interstellare Overdrive, The Gnome, Matilda Mother, Pow R. Toc H.
|