I finlandesi Phaoraoh Overlord sono partiti nel 2000 come band psichedelica, evolvendosi passo dopo passo in una strana creatura di rock mutante. La loro ricchissima discografia è piena di sorprese, se pescate a caso trovate veramente di tutto compresi album free-jazz-noise, post rock, hard rock tamarri, kraut e stoner rock. Non necessariamente complicati o cervellotici: ai Pharaoh Overlord interessa suonare quello che gli piace. Dal 2015, per esempio, sono in trip con l'elettronica. "Circle" (che è anche il nome dell'altra band dei due titolari) è stato il primo esperimento in tal senso, portando le sonorità indietro nel tempo, quando i Kraftwerk sperimentavano timidamente sui synth. Ovviamente, tanto per non dimenticare che la coerenza non è il loro forte, il successivo "Zero" tornava su lidi alla Spacemen3, sebbene inserisse elementi inediti "extreme metal". Con "5" i nostri si presentarono per la prima volta con un mix di synthwave/retrowave e death metal.Dopo questa lunga, ma necessaria, premessa arriviamo ai giorni nostri, con "6", che a quanto avrete capito non è il sesto disco.
La novità più consistente è l'inserimento in pianta stabile di Aaron Turner (Isis, Sumac), già compare del duo negli Split Cranium. Che combina Turner? Canta. O, meglio, urla. Ne viene fuori una stridente combinazione fra ritmi elettronici (di scuola retrowave, disco, italo, kraut) e un ululato death metal. Bello? Boh. Strano? Si. L'idea è venuta durante la pandemia e la musica genera un senso di straniamento proprio del periodo che stiamo vivendo, fatto di contrasti e nuove esperienze a cui siamo, inevitabilmente, costretti a vivere. Sia positive che negative.
Se siete fan di certo synthwave metallaro (tipo Perturbator o Carpenter Brut) dovreste apprezzare anche questo strano accostamento, che in verità mancava all'appello (bisogna cercare fra certi dischi industrial di fine anni 80/inizio 90 per trovare qualcosa di simile).
"6" è un disco coraggioso, originale e che ha bisogno dell'orecchio giusto per essere capito. Se siete persone che non si fermano davanti a niente qui c'è pane per i vostri denti.
[Dale P.]
Canzoni significative: Path Eternal, Blue Light Hum.
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