D'ora in avanti anche il pellicano sarà considerato un animale da temere. O da amare. Da Chicago, infatti, arriva questa nuova band di post-tutto strumentale capace di mettersi in diretta competizione con i maestri Isis.
Hydrahead ci fa conoscere i Pelican con questo EP di quattro pezzi strumentali, tutti memorabili. EP per modo di dire: la durata totale del CD è, infatti, di quasi mezz'ora.
Poco prima citavo il famigerato "post-tutto". Ascoltando queste composizioni viene in mente lo stoner, il doom, l'hardcore, il metal e il post-rock nelle loro varianti più "avanzate". Tra i solchi sentirete odore di Neurosis, Melvins, Mogwai, Isis, Kyuss senza capirne bene il motivo preciso. I Pelican, d'altra parte, suonano molto personali, forse anche grazie alla mancanza di voce (scelta apprezzabilissima) che constente di apprezzare le sfumature strumentali con maggiore facilità.
Una band da seguire in futuro con la certezza assoluta che sarà in grado di regalarci parecchi capolavori.
[Dale P.]
Canzoni significative: Mammoth, Forecast For Today.
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