La lavorazione di Versus inizia durante il tour di Ten. La band subisce pressioni e disagi e Eddie annota tutto nel suo quaderno. Quaderno che verrà rubato da un fan un po' troppo feticista e che farà ricominciare da zero i lavori sulle liriche. L'obiettivo dei Pearl Jam (che dopo l'uscita di Ten aquisteranno Dave Abbruzzese alla batteria, per inciso il loro batterista più adatto, con buona pace di Irons e Cameron) sarà di realizzare un disco onesto e sincero, lontano da Ten e più diretto. Le liriche sono senz'altro una delle cose migliori del disco. Vedder si focalizza sui problemi generazionali. Dal travaglio di un'adolescenza infelice (tema già trattato in Jeremy) e incompresa (Leash), insicurezze e rimorsi (Dissident, Indifference) e temi vicini alla politica (l'anti polizia W.M.A. e l'anti armi Glorified G). Sono testi che entrano nell'immaginario degli adolescenti della generazione X ("troubled souls unite!") e cementeranno la fedeltà dei fans. Ma le canzoni non sono da meno. Come dicevamo prima, i brani sono molto più diretti e ci restituiscono un gruppo che in solo due anni ha raggiunto una piena maturità. A dimostrazione di questo decidono di poter fare a meno dell'armata Mtv e non realizzeranno nessun clip promozionale. Inizierà anche una lunga battaglia legale per l'abbassamento dei prezzi dei biglietti dei concerti. Lotte che piegheranno i Pearl Jam in due e che contribuiranno ad un'ulteriore crescita che risulterà ancora più evidente in Vitalogy e No Code. La musica di Vs, scritta per la maggior parte in tour ma registrata con l'aiuto di quello che diverrà un membro ufficiale aggiunto, Brendan O'Brien. La registrazione sarà traumatica per Eddie. Gli studi sono troppo belli e finti. Adatti per rockstar consumate e annoiate, non per un anima tormentata con quella di Vedder. Eddie sparisce per qualche settimana e tornerà con nuove liriche e nuove musiche. Il disco si apre due pezzi durissimi: "Go" e "Animal". Impeto quasi punk. Sembra quasi che l'approccio hard di Ten non sia mai esistito. Stupisce quindi ascoltare "Daughter", un brano rubato ai R.E.M. (i maligni citano "Wrong Child"), o "Elderly Woman" con chitarre acustiche e privi di grossi lavori di arrangiamento. Stupisce anche la stranissima "W.M.A." con un bel riff di basso in evidenza e percussioni tribali. "Blood", poi, è certamente il brano che più si avvicina ai Nirvana mai scritto dalla band. Diretto, essenziale e arrabbiatissimo. La voce di Eddie si smostra e si sporca e, per la prima volta, il testo parlerà del tormentato rapporto con la celebrità ("Paint Ed big, Turn Ed to in one of his enemies") tema che verrà ripreso anche in Vitalogy e No Code. Il disco risulterà così un tira e molla. Da un lato momenti intimi (la delicata "Indifference") dall'altro alcune delle pagine più dure mai scritte dai Pearl Jam. Svetta su tutto il disco "Rearviewmirror": la canzone rock perfetta.
[Dale P.]
Canzoni significative: Blood, Rearviewmirror, Leash, Indifference.
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