Potrà sembrare inutile recensire l'ennesimo live dei Pearl Jam. Dopo aver sommerso i negozi di dischi con i bootleg ufficiali, sembra che d'ora in avanti le future pubblicazioni saranno più mirate, lasciando le registrazioni live al più comodo web.
La band di Eddie Vedder ha però patito da sempre non essere una band realmente indipendente. Forse se nel 1992 non fosse arrivato il successo multimilionario avrebbero potuto accasarsi in poco tempo con una piccola label. Ma con i numeri che fanno (pur non essendo più quelli di un tempo) nessuna piccola label potrebbe permetterseli.
Resta il rammarico integralista (da sempre la band vede nei Fugazi un vero e proprio faro da seguire) ma con un nuovo contratto si potranno togliere certi sfizi. Ecco che questo "Live At Easy Street" viene distribuito solo negli store indipendenti (quelli per farci capire dove NON trovi i Pearl Jam) proprio per dare credibilità alla band e per supportare un mercato che forse avrebbe bisogno dei milioni di copie che muovono solitamente gli ex Green River.
Certo, i 5 di Seattle non si estraggono la pubblicazione di materiale inedito (cosa che avremmo preferito) ma rilasciano la versione non integrale del concerto segreto tenuto all'Easy Street, negozio di musica di Seattle. Spettatori poco più di 200.
Nelle splendide foto contenute si può tastare l'atmosfera "underground" e informale agevolata anche dalla particolare scaletta presentata: "American In Me" dei The Avengers, "Bleed For Me" dei Dead Kennedys e "New World" degli X (con ospite proprio John Doe).
Dispiace che non sia entrato tutto il concerto all'interno del CD, volendo preservare il formato economico dell'EP. A parte le tre cover troviamo solo "Half Full", "Lukin", "Save You" e "Porch", per un totale di 27 minuti di musica.
Registrazione ottima, diciamo anche perfetta, band tiratissima che mostra il lato ruspante e "hardcore" dei grungettari.
Per i fan un must e una chicca. Per tutti gli altri potrebbe essere un acquisto curioso da inserire tra un CD delle Sleater Kinney e uno dei Low.
[Dale P.]
Canzoni significative: American In Me, Bleed For Me.
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