A vedere una copertina così non può che venire fuori il più classico dei commenti nazional popolari: "la bambina di the ring". Eppure non sareste così tanto lontano. Perchè Pan Daijing, cinese di sede a Berlino, lavora sulle inquietudini, sul lasciare una sensazione di terrore, non troppo lontano dai film dell'orrore orientali (ringu, però, è giapponese eh) che preferiscono spaventare con le sensazioni più che con gli effettacci splatter.
E nella sua alternanza fra brani forti e piano funziona sia il drone massimale spacca impianto, sia la leggere delicatezza infantile. "Jade" è senza dubbio un viaggio, non troppo sfibrante per ascoltatori allenati, mai banale e costruito con una forte intenzione di fondo.
[Dale P.]
Canzoni significative: Ran, Metal.
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