In Italia è difficilissimo che arrivino notizie di band giapponesi. Forse le più conosciute attualmente sono le Babymetal (che in tutto il mondo hanno un successo incredibile ma non saprei quantificare nel nostro paese), oppure le 5,6,7,8's grazie alla sponsorizzazione di Tarantino o le Shonen Knife grazie a quella di Cobain. I più curiosi musicofili hanno scoperto decine di band folli ma che non troveranno mai in CD dalle nostre parti se non pagando costosissimi import, mentre i più attenti a sonorità underground conosceranno Church Of Misery, Boris, Acid Mothers Temple, Minami Deutsch, Kikagaku Moyo (o i recentemente recensiti De Lorians). Scavando non si smette mai di scoprire e il Giappone è un territorio piccolo ma decisamente ricco di musica.
Tutta questa premessa perchè non c'è molto da dire per quello che ci offrono le Otoboke Beaver, quartetto giapponese completamente femminile: 14 pezzi di violentissimo garage punk rock in 25 minuti. Talmente pregno di energia che ne uscirete esausti e che deve essere uno spasso ascoltare dal vivo. Testi rabbiosi contro partner inadeguati, vita noiosa e tutto il classico clichè di una rock band espressi con semplicità e convizione. Una sezione ritmica che non molla mai il colpo e una chitarra che tesse trame garage e riff quasi noise rock.
Otoboke Beaver non vi cambieranno la vita ma "Itekoma Hits", una volta inserito nel lettore, ne uscirà con molta difficoltà.
[Dale P.]
Canzoni significative: akimahenka, Introduce me to your family, I'm tired of your repeating story.
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