Ai tempi di "In Absence Of Truth" degli Isis alzammo bandiera bianca: non c'era piu' niente da dire nel genere post/metal/hardcore/sludge. A distanza di anni, a parte per qualche piccola eccezione, siamo ancora pronti a sostenerlo. Anche Aaron Turner e soci se ne sono accorti e si sono sciolti, consci che fra qualche anno un bel tour di reunion suonando Oceanic non glielo togliera' nessuno. Chi e' rimasto ancorato a questo genere, forse perche' arrivato tardi, ha trovato in band mediocri un modo per sostenere la bonta' della musica. Pelican, in passato, azzeccarono due ep e un disco, salvo poi finire nella ripetizione dei cliche'. Band come i Mare addiritura non arrivarono al full lenght.
Nel 2011 siamo gia' alla terza generazione, quella che trovi a sopportare solo per darti una buona ragione di inserire ancora una volta nel lettore Panopticon.
Poveri Omega Massif, loro non fanno altro che scaldare gli amplificatori valvolari, fare "gighegigga" per una decina di minuti facendoci muovere il collo come piace a noi, poi attaccano i soliti delay, infine fanno il classico botta e risposta chitarra destra vs chitarra sinistra. Il problema e' che loro, come i cloni Lento, suono obsoleti e gia' sentiti mille volte e sono adatti esclusivamente a coloro che non si sono accorti che la musica (sludge, post) si e' evoluta dai tempi. Il tutto suona noioso e prevedibile come ascoltare i Mogwai nel 2000.
Solo per fan del genere, che troveranno nel sottoscritto un vecchio lamentoso noioso che aspetta ancora un nuovo album dei Tarantula Hawk.
[Dale P.]
Canzoni significative: Ursus Arctos.
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