Obrero, cinque personaggi dall'aspetto poco raccomandabile, provengono manco a dirlo, da quella Svezia diventata ormai fucina inesauribile di talenti.
Non sono lupi di primo pelo; infatti alcuni di loro si sono fatti le ossa in band dedite al trash ottantiano che gli ha permesso di arrivare pronti a questa nuova esperienza. Ed in effetti tutto cio' lo si nota in "Mortui Vivos Docent", disco d'esordio inciso per la Night Tripper dove ispirazione e tecnica non fanno difetto.
La loro proposta e' particolarmente intrigante. Siamo ovviamente in territori prettamente metal, ma le radici vanno a toccare sonorita' doom, ammiccamenti stoner, accenni southern, incursioni prog, il tutto sotto una maligna aura slayeriana.
Detta cosi' la descrizione dell'album potrebbe sembrare azzardata, ma se andate ad ascoltare un brano come "Wolf's Hook", mi darete ragione. Un cantato tagliente, chitarre sature di elettricita' ed una batteria ficcante come poche altre volte. Particolari sono anche "Son Of Tutankhamun" e "Charles The Hammer", quasi un connubio tra certo trash d'annata e doom piu' tradizionale anche se poi la ciliegina sulla torta viene fornita dall'accoppiata finale "Exterminate/The Lost World", oltre tredici minuti di musica ad alta tensione dove tutte quelle sonorita' precedentemente elencate escono in maniera piuttosto nitida.
Menzione doverosa per la voce di Martin Missy che riesce a dare quel tocco di "orrorifico" ad una proposta gia' malsana ed inquietante.
Sicuramente uno degli esordi piu' interessanti dell'anno.
[Cristiano Roversi]
Canzoni significative: Wolf's Hook, Son Of Tutankhamun, Exterminate, The Lost World.
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