Con l’ingresso di due nuovi componenti Andy Bell Gem Archer rispettivamente (basso e chitarra) gli Oasis nella loro quinta produzione ci regalano un album un po’ contraddittorio.
Vediamo subito le cose negative a cominciare dal fatto che l’album è troppo ben confezionato e che non lascia spazio a sbavature.
Poi qui le influenze sono gli stessi Oasis: gli Oasis che scopiazzano gli Oasis (ma nel caso di THE HINDU TIMES che scopiazzano un riff degli STEREOPHONICS) e la cosa non può far altro che allarmare!!!
D’altro canto forse la crisi di ispirazione di Noel (SHE IS LOVE è davvero brutta), più dedito alla voce che alla produzione (vocals in 3 canzoni e ne scrive 6 su 11) ci offre la possibilità di far emergere le qualità non solo vocali di Liam Gallagher.
E qui si aprono le note liete dell’album; la semplice (2 accordi) ma delicata SONGBIRD potrebbe tranquillamente stare su un REVOLVER dei BEATLES, così come BORN ON A DIFFERENT CLOUD, impreziosita dalla slide guitar di Jhonny Marr, merita più di un ascolto. Si tratta comunque di un album che scorre via molto bene e questa è forse la sua qualità migliore, 40 minuti di pop rock, come si suol dire, senza infamia e senza lode e i buoni singoli STOP CRYING YOUR HEART OUT e LITTLE BY LITTLE lo testimoniano.
[Steliam]
Canzoni significative: Songbird, Born On A Different Cloud, Stop Crying Your Heart Out.
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