Probabilmente sono strano io ma questa è la tipologia di band che mi piace ascoltare senza pormi troppe domande. Per esempio: perchè fare un gruppo post-metal senza chitarra? Gli irlandesi No Spill Blood, qui con "Eye Of Night" al secondo disco (il primo fu su Sargent House ma passò sotto silenzio), non credo abbiano una risposta precisa se non "ci riusciamo lo stesso". Batteria, basso e synth. Ovviamente voce.
Non avendo scadenze promozionali mi sono ascoltato e riascoltato questo disco con molta calma, per il puro piacere di farlo. Noto che online ne hanno parlato giusto una manciata di siti, tutti abbastanza concordi a giudicare questo disco come non un granchè. Eppure se avessero avuto voglia di riascoltarlo avrebbero scoperto un lavoro molto fantasioso che rimanda ai bei tempi in cui il post-metal aveva qualcosa di originale da proporre (ne scrissi qui).
Ovviamente a farla da padrone sono i synthoni suonati con velleità kraute, diciamo a metà fra il progressive degli Zombi e i tappetoni sonori dei Tarantula Hawk. No Spill Blood cercano di mantenere un andamento piuttosto andante (alla Neurosis di Through Silver In Blood) ed effettivamente riescono a non farci rimpiangere troppo la chitarra, se non per un inevitabile appiattimento delle dinamiche.
Non è un capolavoro, sia chiaro, ma se volete ascoltare un po' di aria fresca in un genere che secondo me ha perso parecchio appeal per colpa dei cloni dei cloni dei cloni questo "Eye Of Night" è un'ottima scelta. Ma non fermatevi all'apparenza: dategli pazienza e lui vi ripagherà.
[Dale P.]
Canzoni significative: Anvil Crawler, Ad Unguem.
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