Non ci speravo più...anzi, non avrei mai pensato che una band italiana suonasse così straniera. Il paragone con Tool, A Perfect Circle e Dredg è d'obbligo quanto insolito! I Ninefold sono capaci di fondere potenza, rabbia, delicatezza, malinconia, affrontando il tutto con sensibilità e raffinatezza tecnico-compositiva. Ognuna delle 13 "camere" di Motel racchiude un microcosmo tutto da esplorare. Ogni brano ha un'architettura sonora fatta di riff, bridge, divagazioni, tutti sviluppi di un progetto unitario ma poliedrico, che speriamo riuscirà a portare la band al successo sia dentro che fuori i confini italiani. E' impossibile non essere travolti dal loro songwriting, che rende ogni "stanza" di Motel un percorso attraverso esperienze contrastanti ma equilibrate: dal grunge al prog- metal, dallo stacco quasi industrial di "Milk Box" che spezza un'atmosfera acustica, per non parlare delle ritmiche dispari sparse a "tradimento", come per non farci mai smettere di stare in allerta (il 7/4 di "Porno Tea" ne è un esempio). Non mancano traccie strumentali, "Vampire Supermarket", e "Simon x". La voce (Antonio Crispino) dimostra capacità di accarezzare dolcemente e di graffiare concitata, grintosa, efficasissima. E' facile notare una coloritura vocale vicina al supremo Maynard J. Keenan, ma il dono della Natura non lo ha distolto dalla ricerca di un' interpretazione personale. L'ascolto scorre veloce nonostante i suoi 64 minuti di durata. Motel sorge in una posizione incantevole, ha solide fondamenta e parecchio divertimento da offrire... Perchè non visitarlo?
Canzoni Significative: Amnion, The sleeper, Tester, Dounat boy (and his chocolate girlfriend), Amigdala
[Shizu]
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