Ecco il disco metal dell'anno!! I Nevermore sfornano un disco che, come tutti i capolavori, va oltre ai clichè del genere, riuscendo ad unire sonorità classicamente metal con thrash, death e prog con un sorprendente risultato finale di grande personalità. La tecnica del gruppo è la cosa che risalta e sorprende di più ai primi ascolti. Sezione ritmica paurosa che gioca su tempi apparentemente senza senso. Warrel Dane strizza le corde vocali in tutti i modi conosciuti sfoderando pure un'intensità incredibile per un cantante "metal" come nella splendida "Noumenon" (per certi versi ricorda il grande Geoff Tate) e nell'ancora più intensa "Tomorrow Turned Into Yesterday" (qui paragoni non ne esistono). Ma il vero protagonista del disco è Jeff Loomis, chitarrista virtuoso che macina riff su riff (ascoltate "Seed Awakening"), note su note, scale senza senso ad una velocità mostruosa con una precisione che niente ha dell'umano!! Quello che rende grande il disco è il gusto della band, mai sopra le righe, ogni nota è suonata non per virtuosismo ma per rendere grande il pezzo. Un plauso finale alla produzione (anche se i suoni potevano essere molto migliori) a coronamento di un lavoro fra i migliori dell'anno.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte
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