Era il 1995 e Neil Young era un po' che fece amicizia con un giovane gruppo di Seattle: i Pearl Jam. Loro gli tributarono il giusto tributo suonando quasi ogni sera cover tipo Rockin'In The Free World o Fuckin'Up, Neil Young, invece, decise che sarebbe stato bello suonare un paio di pezzi con loro. Potete immaginare la gioia di suonare con il proprio mito e, infatti, la band di Eddie Vedder non se lo fece ripetere due volte. Era il periodo post-Vitalogy e alla batteria sedeva Jack Irons al posto del dimissionario Dave Abruzzese, il chè garantiva un sound potente e lineare. Dalla loro i Pearl Jam ci misero un sacco di chitarre e poco di più. Chi si aspettava una vera collaborazione ne rimarrà deluso, Neil Young arrivava in studio con gli accordi e la band suonava. Due o tre take e nulla di più. Ne risultò un disco vivace e rumoroso, suonato bene e, soprattutto, spontaneo. L'idea originaria era quella di registrare un singolo con due canzoni (Song X e Act Of Love) ma quella stessa idea fu bocciata da Neil e riciclata dai Pearl Jam per il singolo Merkinball (con all'interno le fondamentali Longroad e I Got Id con alla voce Vedder e alla chitarra e organo Neil Young, oltre al resto della band più il fidato produttore Brendan O'Brien, lo so è un casino, compratelo e fidatevi!). Neil Young, eccitato dall'avere una giovane e nuova backing band si lasciò andare e ne venne fuori con 11 composizioni. Il disco, lungo e duro al punto giusto, fu forse più utile a Neil Young che al suo pubblico. La casa discografica pensò bene di non pubblicizzare i Pearl Jam per far vendere più copie (Neil Young è su Reprise mentre i PJ su Epic/Sony) e non trovò i milioni di possibili giovani fruitori. E' un peccato, anche perchè brani come "I'm The Oceans" o "Downtown" sono di una bellezza universale. Da segnalare "Peace And Love" con un mini dialogo generazionale fra il vecchio Neil e il giovane Vedder. Non solo per curiosi.
[Dale P.]
Canzoni significative: I'm The Oceans, Song X, Peace And Love.
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