Seguendo le orme della bravissima sassofonista Nubya Garcia mi ritrovo ad ascoltare l'album di debutto di Nala Sinephro, compositrice belga-caraibica residente a Londra. Nubya è ospite nel brano Space 4. Nel disco troviamo anche collaboratori di Ezra Collective (James Mollison), Yazz Ahmed (Shirley Tetteh), Maisha (Jake Long, Twm Dylan), Alfa Mist (Rudi Creswick), Sons Of Kemet (Eddie Hick). L'album è stato assemblato 3 anni fa dopo una grave malattia ed è ovviamente servito come catarsi. Nala suona l'arpa e i synth lasciando ai collaboratori il compito di colorare le tranquille composizioni sonore sospese fra jazz spirituale, ambient e un pizzico di new age.
"Space 1.8" è un lavoro apparentemente semplice ma ovviamente nasconde la complessità fra le pieghe dei suoni e degli arrangiamenti, ariosi e delicati. Pur nella sua confezione colorata e il concept spaziale l'album è adatto agli amanti del jazz più lento e oscuro come fosse una via di mezzo fra Floating Points con Pharoah Sanders e i Bohren And Der Club Of Gore sotto il segno di sua maestà Alice Coltrane.
Se avete tempo dategli tempo, ne vale la pena.
[Dale P.]
Canzoni significative: Space 4, Space 8.
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