Grazie Patton, The Melvins. Questa è l'unica nota che troverete all'interno di Leng Tch'e, quarto (?) disco dei Naked City di John Zorn, straordinario combo formato con Bill Frisell (chitarra), Wayne Horvitz (tastiera), Fred Firth (basso), Joey Baron (batteria) e Yamatsuka Eye (voce). Questi due ringraziamenti possono sembra pleonastici al giorno d'oggi ma torniamo indietro al 1992, ovvero un anno prima dell'uscita di Earth 2 degli Earth e un anno dopo Bullhead dei Melvins. E' esattamente dove si posiziona Leng Tch'e (nome che deriva da una famosa tortura cinese), un unico pezzo di 31 minuti in cui i Naked City provano a fare i Melvins. Quelli doom e asfissianti di brani come Boris o Charmicarmicat, privi di melodia e devastanti nel loro incedere apparentemente infinito con l'unico scopo di tormentare l'ascoltatore. Una vera e propria tortura cinese. Che infatti uscì solo per il mercato giapponese e ancora oggi è molto difficile da trovare (tip: è nel Black Box assieme a Torture Garden). Un lavoro talmente avanti che solo oggi possiamo realmente comprendere ascoltandolo con godimento e non come uno strano supplizio sado masochista.
Avete presente i Khanate? Ecco, il loro suono era già tutto qui. Ma proprio TUTTO.
[Dale P.]
Canzoni significative: Leng Tch'e.
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