Il mondo discografico è ricco di dischi di culto, album amati alla follia da un ristretto gruppo di appassionati che se li porterebbero sulla tomba e ignorati dal resto del mondo. Dischi che sono immuni ad hype, ristampe deluxe, monografie, reunion. Alex Newport è un grande esperto di questi dischi: il suo nome lo troviamo nei crediti di parecchi di questi. Dai suoi Fudge Tunnel (che cosa avranno mai fatto di male per rimanere un culto?) ai Nailbomb, condivisi nientepopodimenoche con Max Cavalera.
E che ci fa un inglese solitario con un brasiliano? Sicuramente non l'incipit di una barzelletta. Semplicemente la figliastra di Max, Christina, usciva con Alex, in più i due si erano già incrociati quando i Fudge Tunnel aprirono ai Sepultura nel tour inglese di Chaos AD. Decisero quindi di jammare assieme. Alex era curioso di imparare i riff di Arise e Max di scoprire i segreti di quel suono iper ribassato. Si ritrovarono a scambiarsi riff e idee. Alex spiegò a Max che lui non faceva altro che suonare i riff dei Black Sabbath rallentati e ribassati (avete detto sludge?). Dopo averli ascoltati suonare assieme Gloria, la moglie di Max, spronò i due a tirare su una band vera e propria. E così fecero, ispirandosi a formazioni minimali e con impatto enorme come Big Black e Godflesh. Oltre ovviamente a Ministry, Nine Inch Nails, Front Line Assembly. Presero sample qua e là (ad esempio dai Celtic Frost), fecero un po' di taglia e incolla e "Point Blank" prese vita.
Tra le altre influenze impossibile non citare Discharge, Doom, Motorhead e Dead Kennedys. Insomma le basi di partenza furono pazzesce e il risultato, per fortuna, non deluse nessuno. Iggor suonò la batteria in sei canzoni, mentre il resto fu affidato alla drum-machine. Per la copertina scelsero un'immagine di impatto con la stessa forza dela cover del primo album dei Rage Against The Machine.
Come mai tutto questo ben di Dio rimase di culto? Semplicemente perchè la band suonò giusto un paio di concerti, uno dei quali il leggendario concerto al Dynamo Festival davanti a 20 mila persone. Per l'occasione parteciparono tre batteristi: Iggor, D.H.Peligro dei Dead Kennedys e Barry C.Schenider dei Tribe After Tribe. In più ci furono Rhys Fulber dei Front Line Assembly alle tastiere e Scott Doom (dei Doom) e Evan Seinfeld (Biohazard) a fare da ospiti. Dopo quell'evento però Alex volle chiudere il progetto senza farlo diventare più grande del dovuto e la storia finì così. Due concerti e un disco: più culto di così si muore.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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