Arrivo ad ascoltare i Naam per due motivi: in primis una copertina che non può non destare curiosità . Secondo perchè escono per TeePee, senza dubbio l'etichetta più ispirata dello scorso anno capace di inanellare uscite imperdibili dietro l'altra. Qualche nome? Ancestors, Priestess, Quest For Fire, Nebula, Warlocks, Atomic Bitchwax, Black Math Horseman, Earthless. Recuperate i dischi e vivrete contenti. Ma soprattutto vi riavvicinerete all'universo stoner/heavy psych che attualmente vive di una seconda giovinezza. Anzi, per quanto mi riguarda una vera e propria rinascita. Abbandonati infatti il continuo clonare i Kyuss le band hanno aperto interessanti sviluppi per il genere.
I Naam non fanno eccezione. Sono tre ragazzi di New York spuntati pressochè dal nulla, con un EP all'attivo. I loro sound è un minestrone acidissimo di tutto quello che c'è di bello nell'universo heavy psych. Partite quindi dai Blue Cheer, passate ai Pink Floyd più duri e freak, mescolateli con vaghi sapori mediorientali, gli Om, certo shoegaze, un po' di post metal (Skyling Slip) e avrete 10 brani (alcuni lunghissimi) uno più bello dell'altro validi sia per botte furiose di bong sia per un puro godimento acustico.
Sicuramente una band in stato di grazia che consegna agli annali uno dei dischi fondamentali del genere. Da non lasciarsi sfuggire per nulla al mondo.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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