Probabilmente fra qualche tempo parleremo del 2000 come un grande anno per la musica. Pensate ai dischi usciti quest'anno: A Perfect Circle, Deftones, Amen, Pearl Jam, Queens Of The Stone Age, At The Drive In, Disturbed, Downset, Linkin Park, Spineshank, Taproot, Soulfly. Ma potrei certamente continuare. Ci si potrebbe aspettare una ovvia caduta di qualità. E invece. Avete speso un sacco di soldi? Bene preparatevi a spenderne altri per questo disco. La stampa in generale li ha massacrati mentre il pubblico sta dalla parte del gruppo. 5 persone mascherate prodotti da Terry Date e dal pagliaccio degli Slipknot. Il genere? Siamo su un crossover piuttosto eclettico. Ispirazioni? Slipknot, Tool, Incubus, Deftones. Le cose più belle e particolari di questi gruppi. Le urla emo di Chino, la cattiveria degli Slipknot, certi fraseggi e l'atmosfera claustrofobica dei Tool e alcune parti di cantato e la componente ritmica dei Incubus. Un grande applauso al bassista dei Mudvayne di dichiarata estrazione funky anche se certi passaggi non mi hanno convinto del tutto visto che mi sono sembrati fuori luogo. E che dire del cantante? Una voce così duttile l'ultima volta che l'ho sentita forse era con i Glassjaw anche se era più orientata sulle urla. Dovete sentire invece il cantante dei Mudvayne. Urla, grida, sussurri, canto pulito tutti alternati con una grande facilità. Un piccolo Mike Patton (molto piccolo).
Cresceranno i Mudvayne, visto che ci sono un sacco di margini di miglioramento, alcune canzoni non convincono, dovrebbero evitare la rabbia fine a se stessa (abbiamo già gli Slipknot per questo) e dovrebbero concentrarsi sulla parte più melodica. Per il resto un grande disco, consigliato a tutti gli appassionati dei gruppi sovracitati e a tutti quelli che vogliono un disco bello potente.
[Dale P.]
Canzoni significative: Cradle, Nothing To Gein, Severed.
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