In ogni album i Mudhoney ci regalano qualche sorpresa. Questo vede il ritorno alla regia dell'inossidabile Jack Endino. Ma c'è qualcosa di più importante che vede tornare i nostri a lidi più duri e più strani. La morte di Kurt Cobain. E allora i nostri si scagliano contro tutto e tutti (una a caso Courtney Love!), ma si sentono di essere ottimisti ("Today Is A Good Day"!) e romantici ("What Moves The Heart?"). La band, nel frattempo, hanno affinato notevolmente la scrittura. Perdendo in freschezza e selvatichezza, oltre che dell'irruenza tipicamente giovanile, ma guadagnando in compattezza e gusto. Certo, il leone Mark Arm grida sempre meno ma non si valuta la musica solo dalla grinta! E allora ascoltatevi la grandissima "Generation Spokesmodel" (un singolo perfetto) o il grunge depresso di "Dissolve" (la mia preferita in assoluto) o il noise alla Funhouse di "1995" o il garage punk di F.D.K. Ce ne sarebbero da dire di cose su "My Brother The Cow", vi obbligo semplicemente ad ascoltarlo. La vostra vita potrebbe trarne giovamento.
Canzoni significative: tutte.
[Dale P.]
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