Una delle cose belle del vivere in questi anni (gli ultimi 30 direi) è la consapevolezza che circa una volta all'anno i Motorpsycho pubblicheranno un disco. Magari quello troppo prog può farvi storcere il naso ma dopo qualche mese arriva quello folk. E se anche quello folk non è il vostro pane prima o poi piazzano il disco con i riffoni. O con tutto questo assieme. Per esempio, il precedente (che sembra uscito ieri) "The All Is One" centrifugava un po' tutto questo, arrivando a toccare l'ora e mezza di durata.
"Kingdom Of Oblivion" non è altrettanto esagerato (per fortuna? a me sinceramente sta bene tutto da parte loro) e suona bello heavy. Un heavy come quello che si suonava negli anni 70 ma anche negli anni 90 (loro stessi, o i Kyuss): riffoni, polvere desertica, assolazzi e belle melodie vocali. Questa volta non ci sono stranezze, il disco non prende pieghe strane a metà strada, nè risulta ostico all'ascolto o pretenzioso: o meglio all'interno di ogni brano succede di tutto ma in modo fluido e funzionale alla canzone.
"Kingdom Of Oblivion" suona splendidamente bene e sarà in grado di donare il sorriso a fan e ascoltatori casuali (a cui però consigliamo di impegnarsi di più e mettersi sotto a spulciare tra i loro dishi). 70 minuti di spettacolare heavy rock!!
[Dale P.]
Canzoni significative: Kingdom Of Oblivion, The United Debased.
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