I Monster Magnet sono arrivati al ventesimo anno della loro gloriosa carriera. Tutti infatti ricordiamo con piacere (capo)lavori come "Spine Of God", "Superjudge", "Dopes To Infinity". Dischi che non ammettono discussioni sulla loro grandezza e dell'importanza basilare che hanno avuto nello stoner rock.
Abbiamo parlato di gloriosa carriera che continua ancora oggi per la gioia di chi li ha seguiti da sempre. Cosa aspettarsi pero' dai Monster Magnet odierni? Non tanto di piu' di quanto gia' sentito negli ultimi tempi anche se, a dirla tutta, l'attuale "Mastermind" costituisce probabilmente il miglior esempio uscito da dieci anni a questa parte. Dave Wyndorf, superati i problemi che lo hanno attanagliato, canta nuovamente in maniera convincente; i brani hanno un taglio piu' cupo ed esce anche una certa vena southern che non dispiace, ma quello che purtroppo e' andato smarrito sono l'impeto e l'attitudine che hanno fatto grande la band.
"Hallucination Bomb", "When the Planes Fall From the Sky" e la titletrack sono indubbiamente pezzi incalzanti e gradevoli, ma si contrappongono ad altri piuttosto monotoni e poco ispirati come "The Titan Who Cried Like A Baby" e "Time Machine" dove Wyndorf si cimenta in una semi-ballad senza troppo successo. Per fare un paragone, Zakk Wylde sa fare di meglio.
Ma ripeto quello che manca e' proprio lo spirito che non e' piu' lo stesso. D'altronde Wyndorf ha raggiunto i 55 anni e da inguaribile amante del Rock non vuole innalzare bandiera bianca. Il coraggio non gli manca ma il tempo passa per tutti e obiettivamente non e' facile ripartire ogni volta.
I Monster Magnet oggi sono questi. Se vi accontentate di un onesto disco rock fatevi pure avanti; in caso contrario mi permetto di consigliare i RIOTGOD di Pantella e Baglino (per chi non li conoscesse, la nuova band di due componenti dei Magnet), se non altro molto piu' coinvolgenti e pimpanti. A voi la scelta.
[Cristiano Roversi]
Canzoni significative: Hallucination Bomb, Mastermind, When the Planes Fall from the Sky.
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