La Ipecac non sbaglia un colpo. Ora si è ingraziata i favori delle regine del deserto. A settembre uscirà l'ennesimo capitolo delle Desert Sessions, nei prossimi giorni la versione in vinile di Songs For The Deaf e ora il disco dei Mondo Generator. I più attenti di voi avranno amato alla follia "Cocaine Rodeo", vera gemma psych/stoner/rock uscita qualche anno fa. Con questa nuova uscita Nick cambia collaboratori (tranquilli Josh appare qua e là) e tira su un vero supergruppo con Brant Bjork alla batteria, Molly Maguire (Earthling?) al basso e Dave Catching alla chitarra, più una serie di ospiti: Mark Lanegan, Troy Van Leeuwen, Blag Jesus e Josh Freese tra gli altri. Il secondo parto della mente malata (e forse un po' bruciata) di Nick è un grezzissimo disco di sporco punk'n'roll tipo gli ultimi Turbonegro con qualche ballata desertica e qualche divagazione stoner. Partiamo dai difetti: la durata (minutaggio da vinile), alcune prolissità poco lucide, la mancanza dell'effetto sorpresa, l'inferiorità rispetto a "Cocaine Rodeo". Ma i pregi sono tanti: le canzoni vi faranno muovere il culo, Nick urla come un pazzo, alcuni riff di chitarra sono di scuola Detroit, il booklet è imperdibile e tutta l'atmosfera è parecchio delirante. Se amate Nick alla follia fatelo vostro, se amate il rock'n'roll marcio pure. Da evitare per tutti gli altri.
[Dale P.]
Canzoni significative: All I Can Do, Four Corners, Here We Come
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