Molassess riprendono in mano il discorso dei The Devil's Blood, interrotto prematuramente a causa del suicidio di Selim Lemouchi, chitarrista e principale compositore.
La sorella e cantante Farida Lemouchi dopo alcuni anni di silenzio riprende vicino a sè gli ex compari Job van de Zande (bassista) e Oeds Beydals (chitarrista) più Ron van Herpen provieniente dagli Astrosoniq, il batterista Bob Hogenelst (Birth Of Joy) e il tastierista Matthijs Stronks (Donnerwetter). La band nasce come celebrazione di Selim sul palco del Roadburn e "Through The Hollow" è il primo lavoro sulla lunga distanza.
Chi conosce (e ama) The Devil's Blood è ben conscio dell'irripetibilità di quella band. L'alchimia fra Selim e Farida era unica e la proposta riusciva a smarcarsi rispetto ai classici clichè female-fronted-doom. Inevitabilmente i Molassess sono una versione minore, molto minore, della band precedente, sebbene alcuni brani si avvicinino a certe vette. I membri, d'altra parte, non hanno il carisma compositivo di Selim e lasciano campo libero alla voce enfatica di Farida che, sebbene particolare e incantevole, è un po' poco per giustificare il prodotto totale.
Se vi mancano The Devil's Blood ascoltateli, in qualche modo ne sono la continuazione spirituale. Altrimenti non è necessario che perdiate tempo con una versione depotenziata.
Che cosa suonano i Molassess? Occult rock psichedelico con qualche divagazione un po' progressive (ma non eccessive, più sotterraneee che altro).
[Dale P.]
Canzoni significative: Through The Hollow, Formless Hands.
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