Inauguriamo la sezione amarcord con un disco che dovrebbe essere nelle case di qualunque persona che si considera punk. Dovrebbe essere ascoltato da tutti quelli che pensano che i Blink182 siano il massimo del punk e che i Green Day e i Rancid siano dei gruppi storici. Bene, l'omonimo disco dei Minor Threat è pura leggenda hardcore. Diciamo che forse è stato uno dei dischi più influenti di tutti i tempi, pensate che è i componenti del gruppo, quando hanno inciso il disco per la propria etichetta (la Dischord) avevano più o meno 18 anni...e se pensate che oggi gli adolescenti sono gli Hanson, Britney Spears e Cristina Aguilera questo mi rattrista alquanto. Se siete amanti dello stoner sappiate che Minor Threat è stato per il punk e l'hardcore quello che è stato Blues for the Red Sun per lo stoner. Josh Homme era diciottene come Ian McKaye quando ha inventato un nuovo modo di fare musica. McKaye 10 anni prima si era spinto persino oltre: ribellarsi all'autodistruzione punk e dichiarare orgogliosi di non fumare, di non drogarsi e di non usare armi, in pratica la base dello straight edge. La pubblicazione del primo disco della band (che dopo lo scioglimento e cambi di formazione darà vita ai fantastici e forse ancora più influenti Fugazi) è un segno dei tempi in cui le band facevano tutto da soli e collaboravano con uno spirito che sembrava vecchio di secoli. E' normale parlare contemporaneamente di Minor Threat, Black Flag, X, Dead Kennedys, Minutemen e altre decine di validissime punk band (addirittura le migliori punk band di tutti i tempi). Il disco è puro hardcore e a distanza di anni è sempre vivo e spacca come pochi dischi fanno ora, in confronto tutti quei gruppi che si definiscono punk (pensate che i blink hanno pure dato dei coglioni ai Fugazi...un vero punk non lo penserebbe neanche) suonano alla pari di un qualunque gruppo pop del cazzo. Allora!! Che aspettate??? Non ci sono santi che tengano, dovete possedere questo pezzo di storia....e subito!!!
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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