Avendo la passione verso gli artisti isolazionisti la pandemia mi offre una piccola gioia con la grande quantità di dischi nati in solitudine. Sebbene Madeline Johnston per il suo terzo disco si faccia aiutare da svariati amici come Dan Barrett (Have A Nice Life), Tucker Theodore, Angel Diaz (Vyva Melinkolya), Zachary Cole Smith, Ben Newman e Colin Caulfield (DIIV), si percepisce bene la natura solitaria delle sue composizioni. Pochi accordi ripetuti, suonati lentamente, senza dinamica, senza nessun abbellimento tecnico. Suonati dentro una cameretta, farfugliando qualcosa fra se e se, magari con indosso una felpa a dare un po' di calore. Songwriting minimale degno dei Codeine o dei primi Low, di certo post-rock onirico e di cantautorato spezzato alla primissima Cat Power o Tara Jane O'Neil. Come fosse un demo da mandare agli Slint per il famoso annuncio "interested female vocalist".
Un disco da ascoltare nel sonno, quando (lo so vi rovino la sorpresa) verrete svegliati da "2020" e i versi "And it feels, and it feels like Heaven's so far away" vi risuoneranno e distruggeranno il vostro umore, portandovi alle lacrime per poi scoprire che "cazzo è una cover degli Offspring". La migliore cover degli Offspring possibile (è triste constatare che pochi l'hanno riconosciuta, segno che inizio ad essere troppo vecchio). Perfetta come colonna sonora di un film di Lynch.
Esattamente come Grouper (altra isolazionista del cuore) Midwife fa dischi con una manciata di ingredienti che sanno arrivare dritti al cuore senza tanti fronzoli.
[Dale P.]
Canzoni significative: 2020, God Is A Cop.
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