...nel processo alchemico di trasformazione fuoco e acqua sono considerati come "l'unione degli inconciliabili"... Il fuoco luce radiosa della nostra mente cosciente, l'acqua la profondita' insondabile del nostro inconscio.
Se il primo full length "Cult of Ruins", si muoveva in territori black metal alienato e alienante nel secondo "The Die is Cast" i ritmi rallentavano decisamente per forgiare un interessante incrocio tra Nadja e Dead Can Dance.
Oggi in "Union of Irreconcilables" gli elementi usati dal duo canadese trovano un nuovo equilibrio dove il noise/black diventa linguaggio descrittivo di suggestioni arcane e medioevaleggianti. La voce pulita e solenne di Genevieve apre squarci di epicita' all'interno di "ballate" marziali che si sviluppano lente e funeree rimandando spesso ai dimenticati The Moon Lay Hidden Beneath a Cloud di Alzbeth e Albin Julius (oggi mente dei Der Blutharsch).
E'un disco nero, magmatico e dalla produzione sporca (ad opera di James Plotkin) ma tremendamente efficace e stratificata nelle sue distorsioni che amplificano scenari apocalittici e disturbanti.
Se amate Sunn O))), KTL, Khlyst e in generale l'oscurita' in musica non ignorate questa piccola gemma dal sapore antico ma dannatamente attuale.
[Marco Paddeu]
Canzoni significative: Tutte
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