Ristampa su vinile per la trilogia dei Melvins. Questi 3 dischi, infatti, erano stati pubblicati l'anno scorso come CD venduti separatamente (Crybaby, Bootlicker, Maggot) dall'etichetta di Mike Patton: la Ipecac. Ora, in edizione limitatissima, vengono racchiusi in un'unica confezione e stampati solo su vinile Picture Disc. Per gli amanti del feticismo da vinile questo set è assolutamente da avere per la bellezza della confezione e per i disegni del picture disc: croci rovesciate, simboli satanici, svastiche e altro. Provocazione ovviamente. Ricordate le magliette di Sid Vicious? I Melvins sono uno dei pochi gruppi che sono nati nel sottobosco di quel periodo. Assieme a gruppi storici come Black Flag, Minor Threat, Scratch Acid e Flipper. I Melvins sono punk? Si, ma non solo. Sono certamente il gruppo più influente al mondo dopo i Beatles. E non dovete ridere perchè è vero. Senza di loro non ci sarebbero stati i Nirvana, il grunge, lo stoner e molto probabilmente anche il nu-metal. Perchè tutto ciò? Grazie all'eclettismo del gruppo che non ha mai regalato due dischi simili tra loro, passando dall'hardcore al metal, dal noise alla psichedelia. Ebbene questo Trilogy è un po' il sunto di tutta la loro carriera perchè, nei tre dischi, mettono insieme tutto quello che vi ho appena descritto. The Maggot (il primo della serie) vi fa capire dove sia nato lo stoner. In certi passaggi sembra di sentire i Kyuss ma solo perchè non vi viene più in mente che i Melvins facevano queste cose quando Josh Homme andava ancora alle elementari. Riff pesantissimi, voce al limite e una batteria che non si ferma mai. Certamente ascoltando questo disco capirete perchè Dale Crover è semplicemente il migliore batterista al mondo. Nella vastissima discografia dei Melvins, i dischi più vicini a questo sono Houdini ed Eggnog. The Bootlicker rappresenta un lato inedito (almeno per chi non li conosce benissimo) dei Melvins, il loro lato più tranquillo e psichedelico. Qui dentro esprimono tutto il loro amore per i primi Pink Floyd, quelli di Syd Barret e di Interstellar Overdrive, canzone omaggiata in un 10" su Man's Ruin che sarà presto ristampato su CD in versione dilatata. Questo disco è fantastico, lento, da trip proprio come quelli dei Pink Floyd. La cosa strana è pensare che Buzz e Dale andavano in giro per Aberdeen con Kurt Cobain e Chris Novoselic ai tempi del liceo scrivendo Black Flag sui muri dove c'era scritto Pink Floyd!!
Assolutamente da sentire e amare. Forse la cosa migliore della trilogia. Se siete sopravvissuti ai primi due dischi siete pronti il progetto più pazzo dei Melvins: ospitare brano per brano ospiti assolutamente senza senso tra loro. La prima traccia (Smells Like Teen Spirits!!!) ospita Leif Garreth (anche se doveva esserci Beck), le successive ospitano Hank Williams III (il nipote del leggendario Hank Williams), il cantante dei Jesus Lizard, i Tool, Mike Patton e tanti altri folli disposti a omaggiare e farsi omaggiare dai Melvins. Un disco bellissimo che potrete capire solo se siete privi di paraocchi (qui dentro si mescola di tutto dal grunge al country, dallo stoner all'emo-core fino ad arrivare alle pazzie più inclassificabili). Un trilogia fondamentale per gli amanti dei Melvins e di tutta quella musica pazza e inclassificabile ma assolutamente avanti come quella dei Mr. Bungle. Da compare subito se volete anche una chicca da collezione o da acquistare con calma su CD. Ma assolutamente da avere.
[Dale P.]
Canzoni significative: canzoni?
|