Cosa può succedere a mettere insieme i re dell'underground (Melvins) con il re dell'industrial-noise (Lustmord)?? Niente. Ovvero niente che possa stupirci. In fondo entrambi hanno la stessa visione destrutturata e dilatata della musica. Non conosco bene la discografia di Lustmord ma da fan dei Melvins posso dirvi che questo album ha la stessa impronta di Honky e Prick: due album in cui si sperimentavano lunghe derive noise ambientali.
Sono pochi i momenti più tipicamente "rock". Sicuramente lo è "The Bloated Pope", nello stile della band. Lasciano storditi i 22 minuti della title-track dove non succede niente per un po', poi ci si risveglia e poi di nuovo niente. E così via.
Ammettiamo che suoni tutto già sentito (nei precedenti dischi) ma per due colossi che sono in giro da 25 anni non ci si aspettano novità, basta solo la notizia che siano vivi e vegeti.
I Melvins si dimostrano superiori al mondo che li circonda. Magari fra qualche milione di anni saranno ricordati come dei geni assoluti e ci saranno statue di King Buzzo in ogni paese.
[Dale P.]
Canzoni significative: Pigs Of The Roman Empire.
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