Che i più grandi detrattori dei Meganoidi sia la band stessa era possibile capirlo già dal precedente (e bellissimo) "Outside The Loop Stupendo Sensation", disco nel quale distruggevano tutte le idee che il pubblico si era fatto su di loro.
Il salto che c'era tra l'esordio e il successivo non è niente rispetto al salto che si avverte con questo EP.
5 brani per 25 minuti. Chitarre alla Shellac, emotività e pomposità Pink Floydiana, hardcore di scuola italiana anni 80, atmosfera paesaggistica post-rock che crea un ponte tra Slint e Godspeed You!Black Emperor. I casi sono due: o mi hanno passato il CD di un altra band o i nostri sono impazziti.
Non c'è niente che possa ricordare la band di "Supereroi" (e meno male) ma nemmeno quella di "The Penguin Vs Putrid Powell" ("Zeta Reticoli era un (capo)lavoro a parte). Abbandonata ogni concessione melodica ma anche di normale struttura di canzone "rock" i nostri creano 5 brani come un unico flusso sonoro in cui convergono potenza e atmosfera isolandosi con sè stessi, unico luogo in cui la band sà di non dover accettare compromessi (cosa che dal vivo li sfido a fare con i teenager vocianti che richiederanno a gran voce i vecchi classici, appartenenti in tutto e per tutto ad un altra band omonima!).
Grandissimo lavoro uscito in una nazione che lo bollerà con il termine di "estremo". In questa sede, invece, premiamo le band che cambiano in meglio e che mettono in priorità qualità e ricerca anzichè le stupide logiche del mercato.
[Dale P.]
Canzoni significative: And, Then, We, Meet, Impero.
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