Essendo il disco piu' chiacchierato di questi tempi piu' che "The Hunter - il disco", verrebbe da recensire "The Hunter - gli ascoltatori". Premettendo che i Mastodon hanno fatto gioco di queste chiacchiere mettendo una settimana prima dell'uscita nei negozi lo streaming completo e legale su Youtube del disco, come a dire "parlatene: tanto una parte di voi lo adorera', altri lo odieranno ma magari cambiera' idea". Tutti ne hanno scritto, tutti hanno un'opinione in proposito.
Con tutto questo rumore, devo ammettere, non riesco a farmi un'idea chiara del disco, ma solo dell'ufficio stampa. Posso solo dire che ho vissuto praticamente ogni uscita della band "in diretta", ho tifato per loro ogni volta che facevano una scelta, anche rischiosa. Fosse quella di aprire agli Slayer o di fare un concept album su Moby Dick. Ho visto con i miei occhi una band appassionata, che vuole vivere di musica senza tradirla e che, ce l'ha fatta. Ho visto Brent Hinds aiutare i Torche a smontare il palco dopo un concerto, per dire. C'e' anche chi se li ricorda in apertura degli High On Fire al Transilvania di Milano, tanti anni fa.
Una band che ha sempre lavorato sodo per proporre ad un pubblico mainstream canzoni (perche' non lo erano March Of The Fire Ants o Iron Tusk?) e idee sbilenche in un genere che loro stessi hanno aiutato a riprendersi dopo la scottatura "nu".
Questo per dire che al quinto album i Mastodon sono diventati una band universalmente nota e amata, e per quanto mi riguarda, questa e' una delle conquiste piu' belle per la musica heavy da parecchi anni. Anche perche' e' una conquista fatta senza grossi compromessi ma imponendo (e scarnificando ovviamente) un proprio sound riconoscibile e unico.
Lunga vita ai Mastodon.
[Dale P.]
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