Finalmente la Relapse è riuscita a tramortire tutti: prima "Eye Of The Storm" dei Neurosis, poi "Miss Machine" dei Dillinger Escape Plan e ora questo "Leviathan", secondo album dei fantastici Mastodon.
Questi 3 sono dischi che ci aiutano a capire lo stato di salute del mondo post-hardcore contemporaneo. Chi usa l'hardcore per portare il proprio pubblico verso territori inesplorati nella psiche umana (Neurosis), chi come punto di partenza di un frullatore impazzito in cui convergono tutti gli altri generi della musica moderna (i DEP), chi per tributare la musica heavy underground portando a stretto contatto il thrash, lo sludge, il doom, lo stoner unendo il tutto con una batteria jazz e un concept album su Moby Dick (i suddetti Mastodon)!
Come per tutte le band Relapse, i Mastodon risulta difficile incastonarli da qualche parte. Complessi riff chitarristici, stacchi prog, assoli psichedelici, voce cavernosa e vissuta, aspetto da biker e quella batteria. Dovreste ascoltare la band solo per sentire cosa combina l'ex Today Is The Day Brann Dailor per tutta la durata del disco.
Se avete già amato il precedente "Remission" non potete fare a meno di questo distillato di potenza e tecnica che ha il nome, le forme ma, soprattutto, l'impatto deflagrante di un Leviatano!!
[Dale P.]
Canzoni significative: Naked Burn, Seabeast, Iron Tusk.
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