I The Mass (da leggere come "Them Ass") sono una strana mutazione underground. Esposti alla sporcizia sludge, alla violenza grind, alla matematica prog, alla libertà jazz e alla potenza metal hanno mutato loro stessi per riuscire a far convivere tutte le loro influenze.
Influenze vaste e varie, spesso inconciliabili, che danno vita ad un nuovo essere, ancora perfettibile, ma spaventoso nel suo essere più evoluto del normale. Capace di distruggerci sia nella violenza che nell'intelligenza.
Questo mostro sono, appunto, i The Mass. Capaci di scariche grind squarciate dal suono del sax ("Gas Pipe") e successivamente unire lo stoner/sludge con la poesia del jazz notturno ("Meditation On The Some Carcass").
Un album che racchiude infinite idee, spesso forzate e un pochino indigeste. Ma ascoltare questo disco è come vedere da una finestra il futuro della musica estrema. Una band da segnare fra le più dotate oggi in giro.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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