Eccolo, l'attesissimo secondo album dei Mars Volta. Com'è?? Bhè, innanzitutto non ha l'effetto sorpresa del primo. Lo sbigottimento che ci regalò "Deloused In The Comatorium" non ce lo regala quest'album. Il perchè è semplice. "Deloused" veniva dopo il capolavoro "Relationship Of Command" manifesto dell'emo-hardcore e ci stupiva una nuova band che suonava del favoloso punk/prog!
"Frances The Mute", invece, viene dopo "Deloused In The Comatorium" che, secondo il sottoscritto, è uno dei pochi dischi di questi anni degni di entrare nella storia della musica. L'aspettativa era enorme. E' stata ripagata?? In parte.
Questo secondo album non è al livello dell'esordio ma è una sua bella continuazione a livello sonoro con qualche dose di autocompiacimento di troppo. Cosa vuol dire? Ascoltate "Cassandra Gemini" e avrete bisogno di mezzora del vostro tempo per arrivare alla fine. Spesso la band si perde in fughe psichedeliche un pelo eccessive perdendo di vista la forma canzone che Rick Rubin era riuscito a mantenere nell'esordio tirando un freno alla band.
Si è perso un pelo dell'urgenza, per dare più peso alla psichedelia. Ecco che se "Deloused" era vicino ad un disco prog degli anni 70 questo "Frances" è una versione 2005 del primo Santana strafatto di LSD.
Critiche a parte, è indubbio che "Frances" rimanga comunque un disco eccellente, che subisce solo il confronto diretto con l'ingombrante esordio.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
|