Sembra che l'ex Screaming Trees abbia trovato un ottimo modo per vivere di rendita. Vedendo che i suoi dischi solista vendevano di più ed erano maggiormente apprezzati dalla critica rispetto a quelli del suo ex gruppo, ha deciso di dare una svolta professionale alla sua carriera. Ovvero rendere il suo lavoro non un progetto estemporaneo ma una cosa fissa. Il che vuol dire: disco, tour, promozione, disco. Questo è legittimo ma ha fatto perdere il fascino a tutta l'operazione. I primi due dischi (fatti quando gli alberi urlanti erano ancora in vita) sono delle pietre miliari che non dovrebbero mancare in nessuna casa. I successivi invece suonano di maniera. Le classiche ballatone tristi, il vocione di Lanegan e qualche ospite. Non rifugge da questa trappola neanche questo disco che, comunque, è superiore al 90% delle produzioni odierne. Ma qualcosina in più era lecito aspettarcelo. A questo punto speriamo che, dopo il suo ingresso nei Queens Of The Stone Age, di poter riascoltare il nostro in piena forma. Un mezzo passo falso.
[Dale P.]
Canzoni significative: One Way Street, Blues For D.
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