Probabilmente Mark Lanegan non poteva trovare titolo più brutto per il suo album. Ma allo stesso tempo, difficilmente poteva trovare canzoni migliori da buttarci dentro!
Field Songs è stato il capitolo conclusivo della saga cantautoriale dell'ex Screaming Trees, una saga in cui si era arrivati ad un punto in cui era impossibile proseguire. Rigenerato dall'avventura "estrema" con i Queens Of The Stone Age, Mark riabbraccia l'istinto rock e se ne esce con un disco che difficilmente sarebbe potuto essere migliore.
Accreditato ad un'ipotetica Mark Lanegan Band, in realtà, in ogni brano, c'è questo e quell'ospite che impreziosisce il tutto. Che siano i cori eterei di PJ Harvey, la chitarra liquida di Josh Homme o il basso distorto di Nick Oliveri o, citando a caso, Greg Dulli, Izzy Stradlin, Troy Van Leeuwen, Chris Goss e una decina d'altri, ogni brano ha quel sapore, quel suono, quella sfumatura che lo rende speciale.
E' bello vedere che dopo più di 15 anni che è sulla scena il buon Mark ci regali ancora dei capolavori! Speriamo che non smetta mai!
[Dale P.]
Canzoni significative: Metamorphine Blues, Hit The City.
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