Sei un cantante ombroso, di quelli che si possono definire "maledetti". Eserciti quindi un fascino non comune tra le donzelle. In più hai suonato con la migliore macchina da rock di questi ultimi anni (la macchina tritasassi QOTSA) hai uno splendido passato nel semi underground di Seattle (con tanto di collaborazione con Kurt Cobain e band che esce su major). Per non dimenticare la bella carriera solista che ti ha avvicinato ad un pubblico insospettabile e spesso più anziano di te.
Cosa manca ad una carriera così? Il disco di duetti dolci e maledetti, ovviamente. Sospesi tra Lee Hazelwood con Nancy Sinatra e Serge Gainsbourg con Brigitte Bardot.
Ma è un gioco, nulla di più. I musicisti hanno il diritto di divertirsi, di scherzare, di fingere. Ovviamente il pubblico non è obbligato a guardarli. Ascoltare "Ballad Of The Broken Seas" è come spiare una coppia che fa sesso. E' imbarazzante. E poco divertente. Ma parlando senza strani paragoni: la musica scarna, i suoni, gli scambi non fanno altro che darci l'impressione di essere esattamente a metà tra i due visi che cantano e si guardano, sovente suonando. Non ci vedono, ma siamo lì in mezzo. E non ci dovremmo essere...
Il disco è volutamente scarno e nessuna interpretazione è da urlo. Non si raggiunge neanche per un attimo la grandezza degli autori sovracitati. Ma l'impressione è che non fosse neanche l'intenzione. Sembra un gioco erotico di due amici/amanti che si vestono da Nancy e Lee e registrano... volete stare a guardarli?
[Dale P.]
Canzoni significative: (Do You Wanna) Come Walk With Me, The False Husband.
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