Per i doomster underground come il sottoscritto i Mares Of Thrace sono un piccolo culto. Formati dalla chitarrista e cantante Thérèse Lanz e accompagnati dalla batterista Stef MacKichan la band pubblicò tra il 2010 e il 2012 due buoni dischi intitolati "The Moulting" e "The Pilgrimage". Dopo 10 anni di silenzio inaspettatamente Thérèse ha rimesso in piedi il progetto con il batterista Casey Rogers che si è occupato anche delle parti di basso (ma le basse sono tutte merito della chitarra baritona costruita da Kurt Ballou dei Converge) e di produrre il disco.
Era parecchio tempo che non ascoltavo un bel disco di doom sludge progressivo con qualche punta noise e hardcore, diciamo una decina di anni fa quando questo genere era decisamente più suonato (Black Cobra, Zoroaster, Lesbian, Akimbo e Dark Castle) e ammetto che mi ha fatto scendere una lacrimuccia mentre facevo head banging forsennato. Alla fine questo genere non c'è più e rendermene conto mi ha portato a tenermi stretto questo "The Exile".
[Dale P.]
Canzoni significative: Dark Harbours, In All Her Glory.
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