Strano gruppo questo "Maniscalco Maldestro". Rientrano in un'idea di crossover ormai sepolta ispirandosi senza paura a band come Mr Bungle e System Of A Down. Meri imitatori? Tutt'altro. I quattro ragazzi (aiutati da vari ospiti) disegnano una rotta sbilenca e ubriaca che tocca la potenza dell'hard rock, la psichedelia, la danza, il folk, il prog, il rock, il jazz e il pop spiazzando l'ascoltatore con un sound personale e molto lontano dal facile ascolto.
L'eccessiva vena contorta della band tende a soffocare un disco che forse meriterebbe più semplicità. Ma, molto probabilmente, vorrebbe dire snaturare un gruppo che ha fatto della contaminazione il suo punto di forza. Se adorate band come Mr Bungle, System Of A Down, Quintorigo, Primus, Dog Fashion Disco e Area, di cui il Maniscalco Maldestro condivide l'attitudine e la voglia di sperimentazione, vi consiglio quest'esordio sulla lunga distanza. Altrimenti è molto probabile che difficilmente riuscirete ad entrare nella mentalità contorta e delirante della band.
Certamente un gruppo unico nel panorama musicale mondiale ma non adatto a tutti.
[Dale P.]
Canzoni significative: L'Età Del Bisturi, Giro Immobile.
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