Finalmente anche noi "postcorers" abbiamo la nostra figura femminile di riferimento. Sembrerà strano ma, a parte qualche sporadica donna che si diverte a imitare i maschietti l'ultima icona del gentil sesso andrebbe ricercata in Kathryn leader degli indimenticati Crisis. O addirittura riesumando Jarboe, considerabile però più come mamma dell'intero movimento.
Questo fino all'arrivo di Julie, vero e proprio terremoto emozionale che mette l'ugola in questo gruppo di noise/metallari.
La prima uscita ufficiale della band fu nel tributo ai Melvins, con la granitica versione di "Bar-X The Rocking M". Pochi mesi dopo fu il turno del primo LP, "Trophy", uscito in sordina riuscì a distruggere le orecchie di tutti coloro che capitavano a tiro. Instancabile, la band partecipò allo split "Triad" in compagnia di Red Sparowes e Battle Of Mice, band in cui partecipa Julie.
E' oggi quindi il turno di "Coward".
Le coordinate, per fortuna, sono sempre le stesse dell'esordio dell'anno scorso: tonnellate di metallo rumoroso plasmato da una bambina psicopatica. Ne risulta una creatura esasperata e amorfa, imprevedibile e instancabile capace di ammaliarti e colpirti, o viceversa. Parlando in termini sonori provate ad immaginarvi una jam fra Jesus Lizard e Babes In Toyland.
Musica a nervi scoperti, disturbante e affascinante, carica di elettricità.
Maneggiare con cautela. Ma non perdeteveli.
[Dale P.]
Canzoni significative: Mandatory Bedrest, Mr Prison Shanks, Death In April.
|