Mettere tutto se stesso in un disco. Quanti lo fanno? Quanti usano il formato "disco" per aprire se stessi e la propria vita di fronte agli altri. Per catarsi, per denuncia, per necessità. Vengono in mente il recente disco dei Liturgy "Origin of the Alimonies", oppure "Caligula" di Lingua Ignota.
Probabilmente esistono decine di dischi mai usciti proprio perchè troppo "intimi". Di contro esistono un po' troppi dischi "generalisti", che non parlano di niente.
MSW, proveniente da Salem, Oregon, è uno dei session man di Mizmor e titolare del marchio Hell. Non un allegrone. E ascoltando "Obliviosus" capiamo perchè ha ben poco da esserlo. Il disco è un "concept" dedicato al fratello tossicodipendente e alla sua famiglia. Si parla di perdita, morte, dipendenza, abuso di sostanze, dolore, paura, depressione.
L'album è interamente suonato e registrato da MSW, con gli unici ospiti Gina Eygenhuysen dei Weeping Sores al violino e Karli Mcnutt alla voce.
"Obliviosus" è un piccolo capolavoro anche dal punto di vista musicale: una colata lavica di basse frequenze e riff monolitici, pesanti come macigni. Sludge, funeral doom, cascadian black metal e una punta di post rock: c'è tutto quello che potete desiderare.
[Dale P.]
Canzoni significative: O Brother, Obliviosus.
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