Mentre siamo sommersi da ristampe in vinile di qualsiasi genere esistono dischi che difficilmente torneranno in catalogo, persi nel mare di disinteresse già ai tempi dell'uscita. Figuriamoci se possiamo sperare in una ristampa della loro discografia, magari rimasterizzata e con ricche linear-note. Però c'è da dire che se andiamo a caccia di vinili magari potremmo trovarli in qualche cestone a 2 euro, pure intonsi.
Loveblobs, beato chi li conosce. Non esistono molte informazioni su di loro: inglesi, hanno all'attivo due EP raccolti in questo "Prehistoric Extraction" (che è anche il nome di uno dei due EP) e uno di loro (Tim Cedar) dopo lo scioglimento suonerà in mille gruppi tra cui Sophia e Part Chimp.
Le registrazioni parlano da sole: G R U N G E ! Prendete i riffoni sabbathiani dei Soundgarden, buttateci sopra un po' di noise rock (Helmet e Unsane, quello c'era ai tempi) e avrete le canzoni della band. Che hanno il solo difetto di non cercare la memorabilità a tutti i costi e di non possedere il carisma degli originali. Ma nella loro naturalezza citano anche il post rock degli Slint o l'impatto dei Godflesh. Sembrano i cugini sfigati dei Fudge Tunnel. Cultissimo.
[Dale P.]
Canzoni significative: Peanuts, Soul Station.
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