A poco meno di un anno da "A Broken Heart Is An Open Heart", prodotto da Randall Dunn, torna la svedese Louise Lemon con un EP intitolato "Devil", presentandosi in copertina come una icona sacra bionda e un po' fashion.
I cinque brani di spoglio soul di "Devil" confermano il sound a cavallo fra l'oscurità doom di Chelsea Wolfe e il folk pop decadente di Lana Del Rey: Louise è brava, ha un'ottima voce e quel sapore malinconico capace di ammaliare dal metallaro più truce all'indie più timoroso. Tra le pieghe dei brani si ascoltano suoni che dovrebbero piacere ai Roadburn-maniacs di lacrima facile con in casa la discografia dei Black Sabbath e degli Earth.
Louise Lemon non ha ancora espresso il meglio di sè ed è quindi un dovere seguirla in ogni sua mossa per arrivare preparati al momento in cui tutti saranno concordi nell'incoronarla regina del dark-soul.
[Dale P.]
Canzoni significative: Forever Alone, Taurus Woman.
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