Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

Lento - Icon (Denovali)

Ultime recensioni

Five The Hierophant - ApeironFive The Hierophant
Apeiron
Jerry Cantrell - I Want BloodJerry Cantrell
I Want Blood
Demon & Eleven Children - Demonic FascinationDemon & Eleven Children
Demonic Fascination
Oranssi Pazuzu - MuuntautujaOranssi Pazuzu
Muuntautuja
Chat Pile - Cool WorldChat Pile
Cool World
Blood Incantation - Absolute ElsewhereBlood Incantation
Absolute Elsewhere
Alexander Gregory Kent - Teaches Dust to ReasonAlexander Gregory Kent
Teaches Dust to Reason
Human Impact - Gone DarkHuman Impact
Gone Dark
Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland
Castle - Evil RemainsCastle
Evil Remains
Knoll - As SpokenKnoll
As Spoken
Uniform - Nightmare CityUniform
Nightmare City
Uniform - American StandardUniform
American Standard
Aluk Todolo - LuxAluk Todolo
Lux
Gnome - Vestiges of Verumex VisidromeGnome
Vestiges of Verumex Visidrome

Lento - Icon
Autore: Lento
Titolo: Icon
Etichetta: Denovali
Anno: 2011
Produzione:
Genere: metal / post-metal / sludge

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:




Attesissimo secondo disco per i romani Lento. Dopo aver attirato attenzione su di se grazie all'esordio Earthen ed essere passati dalla prestigiosa Supernatural Cat alla tedesca Denovali, i riflettori del pubblico post-metal sono tutti puntati su di loro. In un genere che sta lentamente lasciando il posto allo sludge, al doom, al black metal e al drone (ovvero sta tornando alle origini) i Lento hanno sempre fatto la figura della tribute band. Pelican e Isis e una spruzzata di SunnO))). Contando che i Pelican non azzeccano un disco da anni e gli Isis hanno preferito sciogliersi piuttosto che fare brutte figure, i romani hanno guadagnato posizioni in un campionato che vede poca gente metterci la faccia.

Ecco perche' il disco suona vecchio. Ma non solo: contiamo tre bei riff intervallati da un po' di chaos. I tre riff sono i classici scuoti testa che funzionano dal vivo ma che danno la stessa idea che davano i riff numetal dieci anni fa. Ovvero ignoranza. Tipo i fuochi d'artificio in un concerto dei Limp Bizkit. Hymen in questo senso e' il pezzo migliore: andamento oscillante, break (break?????), dissonanzine, riffone ribasso quadrato. Still ne e' la prosecuzione. "Throne" prova a preparare la botta di "Least" ma a questo punto ci accorgiamo che anche i suoni sono sbagliati: le chitarre troppo in primo piano rendono l'atmosfera piatta e invece che colpire si perdono in un mare di confusione.

Infine il minutaggio veramente breve fa balenare l'idea che la band non avesse molto da dire. A questo punto era meglio tagliare qualcosina e fare un buon EP. Un disco come questo puo' entusiasmare i fan piu' giovani del genere ma annoia tutti gli altri. Peccato. Perche' in un campionato senza teste di serie si doveva puntare alla Champions non alla salvezza..

[Dale P.]

Canzoni significative: Then, Hymen

Questa recensione é stata letta 2830 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



NEWS


01/09/2011 Tour Europeo e Date Italiane
11/03/2011 Nuovo Album In Download
02/02/2011 Due Nuovi Brani da Icon
03/12/2010 Firmano Per La Denovali

tAXI dRIVER consiglia

Zu - CarboniferousZu
Carboniferous
Bongripper - EmptyBongripper
Empty
Kongh - Shadows Of The ShapelessKongh
Shadows Of The Shapeless
Rosetta - A Determinism Of MoralityRosetta
A Determinism Of Morality
5ive - Hesperus5ive
Hesperus
Briqueville - QuelleBriqueville
Quelle
Isis - OceanicIsis
Oceanic
Bongripper - Satan Worshipping DoomBongripper
Satan Worshipping Doom
Celeste - Mortes NeesCeleste
Mortes Nees
GGGOLDDD - This Shame Should Not Be MineGGGOLDDD
This Shame Should Not Be Mine