Lara Martelli è una di quelle presenze che si accolgono sempre bene nel mondo musicale. Anni fa fece il suo ingresso nella musica "mainstream" con un singolo ("Il Potere") e un album (Lara I) che metteva in luce le sue qualità e i suoi gusti musicali. Dopo diversi anni, poco successo (non ho idea di quanto abbia venduto quell'album, sicuramente uscito in un momento sbagliato e non sostenuto come avrebbe meritato), qualche apparizione televisiva (Colorage è stata forse l'unica grande trasmissione televisiva REALMENTE alternativa) e un singolo ("Non E'" non molto incisivo per la verità), Lara e il suo gruppo di amici e musicisti si producono un nuovo esordio: Orchidea Porpora. Registrato negli U.S.A. (ma questo, in realtà, vuol dire proprio poco se non l'aiuto di persone capaci), autoprodotto e inizialmente venduto solo su Internet. Un disco che (come dico sempre più spesso) fosse uscito in America o in Inghilterra, sarebbe oggetto di venerazioni al pari di una PJ Harvey. Lara fa coesistere il rock "alternativo" (alla Jeff Buckley, Radiohead) con il jazz (alla maniera di Buckley papà?). Quindi grandi chitarre e tanto sudore unito a momenti intimi e rarefatti. La voce della Martelli è sublime come poche nel nostro paese. Un prodotto perfetto quindi, con il solo difetto di essere italiano e di pagare tutte le conseguenze del fantastico mondo di Lara assolutamente non incline ai compromessi. Fate conto di aver trovato la nuova Inger Lorre.
[Dale P.]
Canzoni significative: Sky, Il Mare In Fondo Al Mare, Superstar.
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