Colin Marston è ormai un quotato produttore di area estrema. Forse ve lo ricordate nei bizzarri Dysrhythmia e negli ancora più folli Behold...The Arcotpus. Ma spulciando nella sua discografia troverete quasi un centinaio di album in cui ha suonato. Mick Barr proviene dal noise più sperimentale con Crom-Tech e Orthrelm. Anche lui ha nel curriculum un centinaio di dischi. Gli altri due soci sono più tranquilli, sebbene anche loro non siano abituati a stare con le mani in mano. Insieme sono i Krallice probabilmente la band black metal più venerata dai non black metallari. Il loro sound si è evoluto disco dopo disco (siamo a quasi una dozzina) incorporando elementi death metal, progressivi, psichedelici e scegliendo sempre una strada complessa che in Europa definiremmo "avantgarde".
Krallice anche in questo episodio ci allietano con synth atmosferici per poi sommergerci in riff super complessi e arzigogolati che metteranno a dura prova i nostri neuroni. Tecnici ma non inutilmente contorti i brani scorrono con fluidità glacale come fossero generati da un frigorifero robot. Pensate a dei Voivod con il retro terra black metal e non sarete troppo lontani da quello proposto dai newyorkesi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Crystalline Exhaustion, Archlights.
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