Che il Nu-metal sia uno dei generi invecchiati peggio della storia del rock non ci piove. Che ci sia parecchia omerta' su chi lo ascoltava tra il 1998 e il 2002 (gli anni del boom) fa riflettere su quanto sia considerabile semplicemente "un grosso errore" un po' da tutti.
I Korn pero' sono coloro che nel 1994, quando ancora ci vestivamo con le camicie di flanella e probabilmente non avevamo ancora ascoltato tutta la discografia a ritroso dei Soundgarden, rilasciarono un debutto di quelli che lasciano il segno. Poi con i successivi dischi si presero il lusso di diventare dei classici della musica, diradando l'impatto e giocando con gli stereotipi.
Il mondo musicale intorno e' cambiato, e loro si sono chiusi a riccio in un mare di banalita'.
Questo disco, intitolato "The Path Of Totality", porta i Korn a flirtare con quella che si definisce superficialmente Dubstep, ma che non ha molto a che fare con Burial, King Midas Sound o l'Hyperdub. L'ennesimo caso di appropriazione indebita di termine musicale (come "emo" e "indie", diametralmente opposto a quello che il nome rappresentava in origine). In questo caso il dubstep e' riassumibile in suononi tamarri e ribassati. Ma senza l'ombra di dub e nemmeno two-step.
I Korn sapevano bene del risultato finale: sono passati 15 anni ma quelli piu' vecchi non dimenticheranno la colonna sonora di Spawn, che faceva flirtare Prodigy e Tom Morello, Slayer e Atari Teenage Riot, Orbital e Kirk Hammet. E i Korn con i Dust Brothers.
L'effetto dovrebbe essere piu' o meno lo stesso in questo album di collaborazioni con Skrillex, Noisia, Excision. Beat e suoni sintetici, con chitarroni e la voce di Jonathan Davis. Peccato che il tutto suoni molto lento, come se i Korn lasciassero volutamente spazi vuoti da riempire con synth e loop, senza sapere cosa fare per riempire i brani. In risultato e' un album piuttosto piatto, molto paraculo (con i classici "Go!" "Get up" "Shut The Fuck Up" che ci riportano al 1998 e che abbondano nel singolo con Skrillex) e privo di energia. Diciamo tranquillamente pop. Ma senza il sapore "wave gotico" che faceva salvare anche gli episodi piu' deboli della passata discografia.
Ovviamente prevedo milioni di copie vendute.
[Dale P.]
Canzoni significative: Get Up, Sanctuary.
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