E' francamente difficile recensire i dischi dei King Gizzard & The Lizard Wizard ogni volta che escono: il tempo di ascoltarne uno dopo qualche settimane è già pronto un altro. Quella di far uscire album dopo album è la loro caratteristica principale e c'è da dire che a parte poche eccezioni i dischi sono sempre interessanti. Però dato che siamo in un sito che si occupa principalmente di "metal alternativo" e le sue numerose variazioni è naturale parlare di questo "petrodragonic apocalypse; or, dawn of eternal night: an annihilation of planet earth and the beginning of merciless damnation". Perchè? Perchè è uno splendido disco di metal mutante. In sintesi nei sette lunghi pezzi (durata media 7 minuti) la band passa da riff heavy sludge a psichedelia sognante, attacchi thrash metal e assolazzi impazziti come se i nostri avessero trovato una strada nuova tra quelle tracciate da Mastodon, High On Fire, Baroness, Kylesa che quasi va a toccare quella dei Mars Volta. Il risultato è meraviglioso sia a livello esecutivo che quello prettamente godereccio: la band mostra di sapere manovrare la materia come neanche i maestri del genere ormai riescono più a fare. Dopo lo splendido "Infest The Rest" King Gizzard dimostrano come per loro la parte "metal" non è solo un divertissement tra un disco psichedelico e l'altro ma una parte importante della loro anima.
[Dale P.]
Canzoni significative: Converge, Dragon.
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