Marina Tadic (Eerie Wanda), Adam Harding (Dumb Numbers), Thor Harris (Swans) e Bobb Bruno (Best Coast) sono i Kidbug, sorta di supergruppo che si è trovato nel quartier generale della Joyful Noise a jammare in libertà.
“We love Nirvana, My Bloody Valentine, The Jesus and Mary Chain, Pixies, Sonic Youth, and all that is definitely an influence”. Basta questa dichiarazione di intenti per raccontare il disco o guardare la copertina, che racchiude due grandi feticismi maschili: piedi e pedali. C'è l'heavy metal della Boss, il Big Muff, il pedalone dei Sunn O))): un mix visuale fra shoegaze (il termine indica proprio la classica posa "guarda piedi" di band come My Bloody Valentine impegnati a schiacciare pedali su pedali) e materiale heavy.
In contrasto con i piedi dell'olandese Marina, già nelle classifiche di fine anno 2019 con il suo delicato disco "Pet Town", suonato con influenze decisamente più retro.
Le melodiee eteree, strati di chitarre, pesantezze psych riportano l'ascoltatore al finire degli anni 80 quando i My Bloody Valentine dettavano legge in contrasto con la nascente scena grunge e i Pixies influenzavano un po' tutti.
"Kidbug" è un piccolo disco che rimarrà un culto per pochi, ma quei pochi avranno di che divertirsi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Lovesick, Woozy, Dreamy.
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